Come illuminare correttamente una videocall, un webinar e un Vlog
Un videolog o un webinar male illuminato perde di credibilità. Al contrario, se ben confezionato con un buon set up di luci rende più autorevole il contenuto e il relatore.
Infatti la qualità della luce che viene dedicata al viso è tra gli elementi più importanti di tutto il videolog
Purtroppo la maggior parte di chi trasmette in diretta su YouTube e di chi distrbuisce contenuti via webinar compra piccole luci, economiche, che si rivelano troppo dure, troppo direzionali. In realtà si dovrebbe avere una fonte luminosa più grande e più morbida
Di seguito cercheremo di mostrare alcune fonti luminose che possono essere usate per rendere più professionale l’aspetto della diretta in streaming, che sia un video log o un webinar, O più semplicemente di una normalissima video call o videoconferenza
Luce naturale attraverso la finestra
Anche se ovvio, è la più semplice da usare. Con degli accorgimenti. Il primo è che spesso la luce naturale illumina solo una parte del volto o del soggetto.
La seconda è che deve essere amalgamata con le luci della stanza, ed essere sfruttata al meglio proprio perché morbida e uniforme; la luce della finestra illumina i volti senza ombre marcate, a condizione di evitare la luce solare diretta.
Molti pensano che gli aggettivi comunemente usati per l’illuminazione di scena, hard e soft, si riferiscano all’intensità di una luce.
E così credono che una luce dura sia una luce brillante, e una luce morbida sia più debole.
In realtà non è così. La luce dura proietta un’ombra marcata, creando un confine netto tra luce e oscurità. L’opposto, la luce soffusa, passa gradualmente dalla luce all’oscurità senza confini chiari.

Luce riflessa
E’ un sistema che funziona sempre, anche se servono corpi illuminanti abbastanza potenti. Il trucco è illuminare il soffitto e la parete dietro alla camera. La luce diffusa sarà morbida e avvolgente e non creerà fastidiose ombre marcate
Luce ad anello
Sta diventando un “must” tra i video logger e gli YouTuber: un anello luminoso da mettere intorno alla camera. E’ una fonte di luce controllabile che ammorbidisce le ombre e le schiarisce intorno al volto.

Come disporre le luci
E’ sempre utile riferirsi a uno schema classico, cioè quello delle tre sorgenti luminose.
Una a lato del soggetto, più forte, una sull’altro lato, meno forte e una dietro per dare il profilo, il controluce.
La luce chiave è quella principale, inclinata di 45 gradi rispetto al soggetto, e genera la luminosità maggiore.
Va elevata in modo da cadere dall’alto per altri 45 gradi in verticale.
Anche se va detto che le inclinazioni, verticali e orizzontali, sono gestibili a piacere.
Se non si dispone di luci regolabili (o dimmerabili) basta allontanarla dal soggetto.
Con la luce chiave si noteranno delle ombre marcate sul viso.
Vanno rischiarate con la seconda luce, la luce di riempimento. Va messa all’altezza della telecamera e allontanata (o abbassata di potenza) fino a che le ombre non sono soddisfacenti. Conviene non metterla simmetrica rispetto alla luce chiave per poter differenziare i tratti del volto
Infine la luce posteriore, detta anche “kicker”. Viene direzionata verso spalle e testa del soggetto, dall’alto, con un angolo di circa 45 gradi.
Serve a taccare il soggetto dallo sfondo
Per lo sfondo è possibile divertirsi con sorgenti luminose colorate, a led, oggi di moda. O con dei tubi.
Lavorano bene se messi dal basso verso l’alto e donano quell’immagine di Video Log che si vede spesso

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