Video industriale per la più grande macchina per stampaggio rotazionale
Polivinil Rotomachinery, azienda leader nel settore della costruzione di macchine per lo stampaggio rotazionale ha rilasciato un video industriale che mostra come funzioni la macchina a due carrelli SRM-7500: si tratta dello shuttle più grande mai costruito prima d’ora a livello mondiale.
Lo stampaggio rotazionale consiste in una particolare tecnica impiegata per creare oggetti di ogni dimensione, vuoti al proprio interno, in materiale plastico.
Con questa tecnologia il materiale plastico, sotto forma di polvere, viene inserito all’interno dello stampo che, ruotando sui suoi assi, viene scaldato fino a fondere. In questo modo aderisce alle pareti dello stampo in modo uniforme. Una volta raffreddato lo stampo viene aperto e il pezzo estratto.
Questa macchina, SRM-7500, rappresenta una sfida per Polivinil Rotomachinery, perché a oggi è la più grande al mondo.
Per la realizzazione della video promozionali, declinati in una serie di prodotti diversi per la distribuzione sui canali sociali dell’azienda e sul canale YouTube aziendale, Polivinil Rotomachinery si è rivolta ad una casa di produzione video con una specifica esperienza nell’ambito della realizzazione di video industriali di stampi e macchine per stampaggio rotazionale e delle materie plastiche in genere.
La criticità della video produzione è stata la dimensione della macchina per lo stampaggio rotazionale e al termine è stato rilasciato, oltre al video industriale e al video tutorial per le operazioni, un video a 360 gradi VR che mostra dall’interno il flusso di lavoro, in modo immersivo. Infine è stato realizzato un video in 3d che mostra come in alcuni modelli sia gestita e recuperata l’energia termica
I bracci operano all’interno di un diametro sferico di 7.500 millimetri e la macchina per stampaggio rotazionale presenta tutti i vantaggi degli shuttle Rotomachinery Group: una elevatissima capacità di carico dei bracci, la chiusura del forno senza porte e la struttura già predisposta all’installazione di carrelli supplementari
La gestione avviene attraverso un interfaccia touch-screen di semplice utilizzo che permette la visualizzazione in real-time dei parametri del ciclo e delle temperature all’interno dello stampo, Oltre alla memorizzazione delle ricette.
Come tutte le macchine per stampaggio rotazionale prodotte da Rotomachinery Group nei due stabilimenti europeo e nordamericano, la SRM-7500 è progettata per la massima performance, contenimento dei consumi e rapido ritorno dell’investimento, grazie al bruciatore digitale, ai ventilatori a velocità variabile ed all’efficienza del sistema di coibentazione del forno.
La SRM-7500 è equipaggiata con il sistema REGEN: questo permette l’arresto dei ventilatori del riscaldamento in soli 5 secondi, azzerando le dispersioni, con minimi cali di temperatura nel forno vuoto e veloce ripristino della temperatura di stampaggio. La presenza di sonde di temperatura nel forno e nel raffreddamento consente di modulare la potenza del bruciatore e la velocità dei ventilatori.
Il flusso di aria calda è gestito in funzione della temperatura all’interno dello stampo.
La velocità dell’aria di raffreddamento è determinata dalle condizioni di stampaggio.
I due bracci a C consentono elevatissime capacità di carico e la totale indipendenza dei carrelli permette la messa a punto ottimale del ciclo in tutte le condizioni produttive.
La macchina è interconnessa con la rete aziendale in ottica 4.0. Riceve l’input dell’ordine di produzione da evadere, carica le ricette di stampaggio associate e si predispone in autonomia alla produzione. Al temine di ogni ciclo, turno, periodo desiderato comunica i dati dei pezzi prodotti, le quantità di materiale consumato, l’energia consumata e le informazioni per la logistica ed i processi di qualità. La visibilità dei dati di processo, degli allarmi e del programma di produzione in corso può avvenire in real-time in remoto su PC, tablet e smartphone.
La SRM-7500 è un progetto pensato per il minor impatto ambientale possibile: non solo attraverso la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti ma anche attraverso l’unità REGEN che recupera l’energia reattiva che viene utilizzata per le utenze a bordo macchina.
E’ un sistema che rispetta le condizioni di lavoro degli operatori, equipaggiato con protezioni e barriere a norma ed utilizza ventilatori performanti e silenziosi.
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